Psicologa-Psicoterapeuta

La cornice teorica del mio intervento

“Chi conosce i fantasmi dice che essi desiderano venire liberati dalla loro vita di fantasmi per poter riposare come antenati”

(H. Loewald)


Paul Klee, Separazione di sera, 1922.

La mia cornice teorica è centrata sulla Psicologia del Sé, la Psicoanalisi Relazionale e la Prospettiva Intersoggettiva (con approfondimenti nell’ambito delle Neuroscienze, dell’Infant Research e della Teoria dell’Attaccamento), che condividono l’idea che l’individuo nasce e si sviluppa in una matrice di relazioni e che la sofferenza è comprensibile e superabile all’interno della rete delle molteplici relazioni in cui ciascuno è immerso. Abbiamo bisogno di relazioni, ma non sempre siamo in grado di gestirle, di scegliere quelle più funzionali, di mantenerle e sapercene separare quando è necessario.

L’ascolto empatico consente l’esplorazione, la condivisione e comprensione del proprio mondo relazionale, dei propri stati emotivi e di nodi e traumi irrisolti, per rielaborarli e integrarli.

Il passato che spesso ci tormenta se rielaborato può diventare una ricchezza che rende unica e speciale la nostra vita e ci rende più umani. 

La costruzione della relazione terapeutica basata su un ascolto empatico e non giudicante è la base per rendere possibile l’esplorazione della storia, dei vissuti e significati affettivi personali, una maggiore consapevolezza dei propri schemi relazionali, e dei propri comportamenti e dell’intreccio relazionale tra Sé e gli altri.

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